Foraging: la nuova tendenza che viene dalla preistoria

Foraging: la nuova tendenza che viene dalla preistoria

Da qualche tempo si sente sempre più spesso parlare di “foraging” una parola inglese che significa letteralmente foraggiamento e che consiste nella ricerca di cibo selvatico.

Cos’è il Foraging?

La raccolta di erbe, funghi, frutti e bacche selvatiche per la propria alimentazione è un’attività che, anche in Italia, sta coinvolgendo un numero crescente di appassionati; pur non avendo regole precise il foraging è basato sull’alimurgia, la scienza che studia l’utilizzo delle piante selvatiche commestibili.

Per migliaia di anni cacciatori e raccoglitori di bacche hanno cercato cibo muovendosi a piedi. Ora il nostro rapporto con il foraging è orientato prevalentemente alla ricerca di erbe aromatiche spontanee, frutti, germogli e radici, piante o funghi che crescono in natura.

Come si pratica

L’attività del foraging va praticata solo dopo avere seguito un’adeguata preparazione. Infatti è fondamentale conoscere quali erbe sono commestibili e quali sono invece nocive per la salute. Per questo ti consigliamo di rivolgerti ad un esperto, frequentare un corso o leggere delle guide.

Il foraging è un modo meraviglioso per approfondire la nostra connessione con la natura e il nostro ambiente. Ricorda di seguire queste regole per garantire una pratica etica e sostenibile:

  • Non consumare mai una pianta che non sia identificata correttamente al 100%.
  • Non raccogliere tutto: lascia abbastanza per il recupero della pianta, una buona regola è prendere il 20% o meno di ciò che è disponibile e non eccedere nella raccolta da un unico luogo.
  • Verifica l’eventuale presenza di limiti nella raccolta o il divieto della raccolta di specie protette.
  • Porta a casa solo il cibo che puoi usare, non prenderne mai più del necessario per evitare che le scorte in eccesso vengano gettate.
Benefici del Foraging

Ci sono molti aspetti positivi nel foraging, che vanno dai benefici mentali associati alla connessione con la natura ai benefici fisici del camminare e del mangiare cibo naturale ricco di sostanze nutritive.

Il foraging è un buon motivo per uscire all’aria aperta, ci consente di conoscere meglio il cibo che cresce in natura e ci permette di introdurre nella nostra dieta piante che non sarebbero mai disponibili al supermercato.

Mangiare piante selvatiche ha anche benefici per la salute. Le piante raccolte in natura sono prive di fertilizzanti o pesticidi e sono ricche di sostanze nutritive e antiossidanti. Potersi cibare di un’ampia varietà di verdura, erba e frutta consente al nostro corpo un accesso ottimale ai nutrienti e ai minerali essenziali.

Il foraging inoltre è anche una forma di esercizio fisico ed una forma di risparmio.

Il Foraging è Dannoso per l’Ambiente?

Se ogni persona uscisse dalla porta di casa con l’intento di procacciarsi il cibo presente in natura, ci imbatteremmo presto nel problema delle risorse limitate e dei danni recati ai fragili ecosistemi. Gli stessi cibi di cui godiamo fanno parte di un sistema interdipendente che protegge e nutre molti animali, uccelli e insetti. Per questo il foraging va fatto con grande rispetto e senza eccessi.

Attrezzi per il Foraging

Occorrono pochi attrezzi per svolgere questa attività:

  • Un paio di forbici per tagliare erbe e germogli
  • Un coltello affilato per raccogliere funghi
  • Un cesto oppure una sacca per riporre il raccolto e riportarlo a casa
  • Se vuoi raccogliere tuberi o radici, potresti avere bisogno di un coltello da scavo
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